A Kabul mentre l'esercito talebano e i jet statunitensi conducono una guerra ad armi impari, la piccola Parvana è costretta a fingersi maschio per prendersi cura della propria famiglia. Parvana ha solo undici anni e vive con la madre, la sorella maggiore, un fratello piccolo e il padre, monco di una gamba. Proprio mentre sta vendendo degli antichi oggetti di famiglia, la ragazzina è presa di mira da alcuni soldati, e solo l'intervento del padre può evitare il peggio. L'uomo però viene arrestato per vendetta con false accuse, e così rinchiuso in un carcere in pieno deserto. In una società in cui alle donne è vietato uscire di casa senza essere accompagnate da una figura maschile, Parvana è costretta a tagliarsi i capelli e fingere di essere il lontano cugino Aatish, riuscendo così a evitare di essere riconosciuta e a comprare il cibo da portare a casa. Scopre d'altronde che la compagna di scuola Shauzia ha avuto la stessa idea per girare indisturbata tra le strade della città. Sorprendentemente sarà proprio un soldato talebano ad aiutare Parvana a saperne di più sulle sorti del padre.