Educazione, pari opportunità e genere

Educazione, pari opportunità e genere

Itinerari nella storia dell’infanzia. Bambine e bambini, modelli pedagogici e stili educativi

Primo volume di una collana che intende prendere in esame e rivalutare ambiti della storia dell'educazione solo parzialmente indagati: le indagini relative alla critica delle rappresentazioni sociali delle identità (dall'età al ceto o al genere) e al loro rapporto con i processi formativi nella storia dell'educazione e della società.

Con voce diversa. Pedagogia e differenza sessuale e di genere

 Il titolo del volume, "Con voce diversa", indica l'obiettivo principale che ci si è proposte e proposti: la differenza diviene una voce del dirsi e dell'essere in educazione, che consente emergano -prima indifferenziati - i sessi dei soggetti. E ancora, le relazioni pedagogiche, i contenuti dei saperi scambiati, i modi di questo stesso scambio ritrovano la complessità, la risorsa dell' "essere differenti". Con voce diversa intende indicare però anche altre differenze: i contributi di autrici e autori rappresentano infatti esperienze di studio e ricerca tra loro diverse.

Nuove virtù

Ridefinire le virtù comunemente considerate tali e scoprirne altre aiuta a formulare la propria personalità, arricchendo il modo di relazionarsi col mondo dei valori. Questo volume propone una panoramica sulle virtù tradizionali, rilette con sguardo critico. Accanto a queste viene presentata una serie ulteriore di valori e situazioni comportamentali - dipendenza, ironia, distanza - che, generalmente connotati in modo negativo, possono assurgere al rango di virtù.

Una storia imprevista. Femminismi del Novecento ed educazione

'Imprevisto' è l'aggettivo che Carla Lonzi inventa a proposito dei 'nuovi' oggetti femminili, che prendono la parola ed entrano sulla scena del sociale, cercando e cercandosi in modi differenti di essere donne - innanzitutto per sé e poi nel mondo - nel movimento femminista degli anni Settanta del Novecento. Il termine 'imprevisto' è ricco di significati e suggestioni, che si impoveriscono di senso nei tentativi di spiegazione: così ci appaiono i due grandi momenti del femminismo italiano del secolo scorso, i primi venti-venticinque anni e gli ultimi tre decenni.

Di pari passo. Percorso educativo contro la violenza di genere

Un percorso contro la violenza di genere per le scuole medie, attraverso l'educazione all'affettività, la gestione dei conflitti e l'abbattimento degli stereotipi. Ideato dal centro Soccorso Rosa di Milano e sostenuto dall'organizzazione internazionale Terre des Hommes, il libro coinvolge e stimola i ragazzi con schede teoriche, attività pratiche e giochi di ruolo, in un età in cui l'immaginario circa il rapporto tra uomini e donne è già influenzato dagli stereotipi di genere ma non ancora radicato.

Ancora dalla parte delle bambine

Le eroine dei fumetti le invitano a essere belle. Le loro riviste propongono test sentimentali e consigli su come truccarsi. Nei loro libri scolastici, le mamme continuano ad accudire la casa per padri e fratelli. La pubblicità le dipinge come piccole cuoche. Le loro bambole sono sexy e rispecchiano (o inducono) i loro sogni. Questo è il mondo delle nuove bambine. Negli anni settanta, Elena Gianini Belotti raccontò come l'educazione sociale e culturale all'inferiorità femminile si compisse nel giro di pochi anni, dalla nascita all'ingresso nella vita scolastica.

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